I brufoli post trapianto di capelli: perché compaiono, come curarli ed evitarli

La comparsa di brufoli post trapianto di capelli è un fenomeno che preoccupa sempre i pazienti. Ma è pericoloso? Deve destare preoccupazione? Solitamente no, ma dipende. 

I brufoli post trapianto di capelli solitamente si presentano come naturale reazione della pelle leggermente irritata dopo l’intervento. Altre volte dopo lo shock loss a causa della naturale crescita dei capelli nella zona trapiantata. Altre volte ancora potrebbero essere capelli incarniti (che non riescono a raggiungere la superficie perchè intrappolati all’interno della cute).

Nonostante ciò, i brufoli possono comparire in seguito a diverse situazioni. In altri casi, invece, potrebbero essere sintomo di qualcosa di preoccupante. Scopriamo insieme ogni singolo caso in cui si potrebbero presentare brufoli!

Perché compaiono i brufoli dopo il trapianto di capelli?

Guardandoti allo specchio, potresti aver notato queste piccole imperfezioni sulla cute. Sicuramente, non devi preoccuparti troppo. Però ti starai chiedendo a che cosa sono dovuti questi piccoli brufoletti. 

Le cause associate alla comparsa dei brufoli dopo il trapianto di capelli possono essere diverse, ed in particolare:

  • la normale crescita dei capelli
  • capelli incarniti
  • incisioni cutanee troppo profonde
  • notevole produzione di liquidi seborroici
  • igiene scarsa o non adeguata
  • reazione cutanea dovuta all’uso di creme post-trapianto
  • follicolite

In ogni caso, i brufoli non vanno assolutamente toccati (per evitare di creare infezioni) ed è quindi necessario consultare il medico per capire bene che cosa fare.

La normale crescita dei capelli

Talvolta, la reazione al trauma e alle ferite causate dal trapianto può favorire la comparsa di brufoli. Normalmente, queste piccole protuberanze tendono a guarire in fretta ed il capello continua a crescere in modo naturale.

Capelli incarniti

In alcuni casi, invece, il capello rimane intrappolato all’interno della cute, per cui, viene a formarsi questo gonfiore dovuto, appunto, al ripiegamento del capello su se stesso.

Quest’anomalia è dovuta al fatto che il medico, durante l’apertura dei canali per l’inserimento delle unità, si spinge troppo in profondità. Quindi, il capello non riesce a raggiungere la superficie cutanea.

Incisioni cutanee troppo profonde

L’apertura troppo profonda dei canali (per l’inserimento delle unità follicolari) causa la formazione di capelli incarniti in profondità, che solo il medico è in grado di rimuovere chirurgicamente. Per cui, è molto importante rivolgersi ad un medico competente e con molta esperienza.

Notevole produzione di liquidi seborroici

Anche se non dipende direttamente dalla persona, è possibile mantenere questa “produzione” sotto controllo attraverso un’accurata igiene personale.

L’eccessiva produzione di sebo può anche, ad esempio, portare allo sviluppo della dermatite seborroica. In particolare, i sintomi associati a questa patologia sono: prurito, bruciore, arrossamenti, squame, forfora.

Per il trattamento corretto di quest’infezione cutanea, si possono utilizzare prodotti specifici a base di ketoconazolo, per poi continuare con l’utilizzo di prodotti per la cute sensibile. Ma va sempre contattato il medico prima di introdurre qualsiasi prodotto. 

Igiene scarsa o non adeguata

L’igiene scarsa o non sufficiente favorisce l’accumulo di batteri nelle zone sottoposte al trapianto di capelli. In realtà, queste impurità non costituiscono un pericolo finchè, attraverso la ferita aperta, penetrano all’interno della cute. 

Reazione cutanea dovuta all’uso di creme post-trapianto

Perchè le creme post-trapianto di capelli sono di costituzione oleosa e ricche di proprietà idratanti che, a contatto con la cute, favoriscono la comparsa delle varie forme di brufoli.

Follicolite 

Un’eccessiva sudorazione associata ad una cattiva igiene portano all’accumulo di batteri sulla cute. La caratteristica principale di questo tipo di brufolo è legata alla grandezza e al diffondersi facilmente con più brufoli. Inoltre, può creare dolore, prurito, bruciore e fastidio.

Quando si presentano i brufoletti?

In generale, i brufoli dopo il trapianto di capelli si presentano a poche settimane di distanza dall’intervento. La durata può variare in base alle cause, al tempo necessario per il trattamento ecc. Nella norma, non dovrebbe superare i 5-6 mesi.

In altri casi, potrebbe trattarsi di follicolite, soprattutto se questi brufoli non guariscono in fretta e tendono a non scomparire. Dunque, sarà necessario rivolgersi al medico, che saprà indicare una cura adeguata per favorire la guarigione.

Quali sono i diversi tipi di brufoletti da trapianto?

Generalmente, possono manifestarsi i seguenti tipi di brufoli:

  • brufolo
  • cisti dermoide
  • follicolite.

Brufolo

Solitamente, il brufolo è il risultato del contatto tra il capello ed il liquido seborroico (il pus, per intenderci) che viene a formarsi all’ interno della cute. Uno o più brufoletti potrebbero, quindi, comparire sia nella zona trapiantata che nella zona donatrice.

Cisti dermoide

Le cisti dermoidi, invece, compaiono, invece, quando i canali per inserire gli innesti vengono incisi in modo molto profondo, per cui l’ unità follicolare rimane intrappolata all’ interno della cute e non riesce a crescere in superficie. In questo caso, quindi, sarà necessario richiedere l’ intervento del medico, che dovrà rimuoverla in tempi rapidi.

Follicolite

La follicolite è strettamente collegata alla mancanza di igiene e al contatto con sudore, per cui, è il risultato di un accumulo di batteri nella parte esterna dell’ unità follicolare. La follicolite si presenta, dunque, come una protuberanza rossa e leggermente dolorante.

Come posso prevenire questi foruncoli post trapianto di capelli?

In realtà, non è possibile prevenire questi foruncoli, in quanto la loro comparsa è dovuta principalmente a fattori che non dipendono direttamente dalla persona. Certamente, però, è possibile mantenere alcuni comportamenti ideali ad impedire la comparsa di questi brufoletti. Ad esempio:

  • seguire il parere medico
  • mantere sempre la zona pulita
  • lavare sempre le mani prima di toccare l’area
  • non sudare troppo
  • non grattarsi
  • non sfregarsi

Per cui, mantenere un’igiene corretta e regolare aiuta a “prevenire” i foruncoli. Ciò significa che è necessario lavare i capelli ed idratare la cute con i prodotti specifici indicati dal medico. In più, bisogna  davvero cercare di evitare una sudorazione eccessiva e l’accumulo di batteri a livello cutaneo.

Cosa devo fare se noto brufoletti dopo il trapianto?

Innanzitutto, per poter trattare la comparsa di questi brufoletti in maniera corretta, è molto importante non toccarli, in quanto si potrebbero infettare e causare ulteriori problemi. Ma ancora più importante sarà necessario consultare il medico affinché possa valutare la situazione e stabilire il trattamento più adatto.

Principalmente, le cure che il medico andrà a prescrivere sono le seguenti:

  • cure antibiotiche per via orale
  • cure antibiotiche per via topica
  • drenaggio

Si tratta, dunque, di gel e creme con proprietà antibatteriche e purificanti che andranno applicate direttamente sulla zona in cui si è verificata la comparsa dei brufoli.

In altri casi viene effettuato il drenaggio, che consiste nel liberare il brufolo dal liquido seborroico formatosi all’interno. Normalmente, questo trattamento è indicato per quei brufoli che continuano ad espandersi, provocando dolore e fastidio. 

Ovviamente, il drenaggio deve e può essere effettuato solo dal medico. Il paziente, invece, non deve assolutamente toccare la zona infettata, per evitare di creare ulteriori danni

Cosa devo evitare assolutamente?

A parte toccarsi, è assolutamente da evitare qualsiasi metodo fai da te trovato su internet, suggerito da amici o parenti o anche dal farmacista di fiducia. 

Si possono non solo peggiorare la situazione ma anche creare danni alla cute e al trapianto.

Contattate il medico o il vostro referente. Non ve ne pentirete!

Garg AK, Garg S. Complications of Hair Transplant Procedures-Causes and Management. Indian J Plast Surg. 2021 Dec 31;54(4):477-482. doi: 10.1055/s-0041-1739255. PMID: 34984088; PMCID: PMC871998 link

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