Chi non può fare il trapianto di capelli? Scopriamolo insieme!

Molto spesso, il trapianto di capelli viene considerato come un trattamento efficace per ogni persona. In realtà, non è così. In alcuni casi, infatti, il trapianto potrebbe non essere la soluzione ideale, per diversi motivi. Ma chi non può fare il trapianto di capelli?

L’idoneità al trapianto è legata a determinati aspetti che influenzano, in qualche modo, la buona riuscita dell’intervento. In certi casi, questi aspetti possono avere un impatto negativo, per cui il trapianto di capelli potrebbe non essere la soluzione adatta.

In questo articolo analizzeremo i fattori per cui il trapianto di capelli viene sconsigliato. Chi non può fare il trapianto di capelli? E perchè?

Quando il trapianto di capelli non è la soluzione adatta?

Ecco i motivi per cui il trapianto di capelli potrebbe non essere la soluzione adatta a te:

  • Se hai caduta di capelli temporanea
  • Se hai caduta diffusa ma non localizzata
  • Se non hai zone donatrici idonee
  • Se soffri di alopecia areata
  • Se non sei maggiorenne
  • Se non sei pronto al periodo post-operatorio
  • Se hai alopecia androgenetica con caduta eccessiva

Se hai caduta di capelli temporanea

In alcuni casi la caduta dei capelli può essere temporanea. Ciò significa che c’è perdita di capelli ma questa si risolverà con il risolversi delle cause naturalmente. Comunque, questo problema si risolve in tempi rapidi.

Solitamente le cause sono cambio di stagione, stress, problemi ormonali, smog, problemi del derma, assunzione di determinati medicinali, carenze di vitamine e/o valori nutrizionali.

Sei ha caduta diffusa ma non localizzata

La caduta di capelli diffusa è un processo in cui si verifica una perdita generale di volume su tutto il cuoio capelluto. La caduta, quindi, non è solo limitata alla parte alta della testa, ma coinvolge anche le zone temporale, parietale ed occipitale.

Per questo motivo è impossibile trovare sia una zona donatrice che una zona ricevente.

Per cui, se il candidato soffre di caduta diffusa e non localizzata, un trattamento come il trapianto di capelli non è ideale. Per ridurre il problema dovrà essere individuata la causa. Si possono utilizzare creme, gel e fiale specifiche ed anche supporti vitaminici.

Chi non ha zone donatrici idonee

L’area donatrice è la zona della cute in cui si trovano i capelli più forti e sani, che vengono estratti durante l’intervento e trasferiti nella zona ricevente.

Alcuni candidati al trapianto potrebbero avere una zona donatrice scarsa con capelli insufficienti o miniaturizzati. Una zona donatrice scarsa è d’impedimento per il trapianto. Non ci sono infatti sufficienti capelli da poter prelevare. L’unico modo per ovviare a questo problema è il prelievo misto da nuca e barba. Ma in alcuni casi non è possibile.

Chi soffre di alopecia areata

L’alopecia areata è una patologia autoimmune dei follicoli piliferi, caratterizzata dalla caduta dei capelli “a chiazze” rotonde in qualsiasi punto del cuoio capelluto, della barba o dei peli del corpo. 

Nei vari casi di alopecia areata, non è possibile determinare con precisione l’evolversi della malattia: potrebbe guarire in pochi mesi, così come potrebbe estendersi ad altre zone o trasformarsi in alopecia totale. In più, l’alopecia non guarisce in modo naturale ma va curata con trattamenti specifici.

Per cui, in presenza di alopecia areata attiva, il trapianto di capelli non è la soluzione giusta. Effettuare il trapianto è possibile se l’alopecia non è attiva da almeno un paio di anni, dove c’è comunque il rischio di caduta post-intervento.

Chi non è maggiorenne

Chiaramente, i minori di 18 anni non possono sottoporsi al trapianto di capelli per una questione legale.

A tal proposito, la caduta di capelli in età troppo giovane è un problema riscontrato, principalmente, nelle persone di sesso maschile tra i 17 e i 20 anni. Si tratta di una condizione che può avanzare molto velocemente, quindi è emotivamente difficile da gestire.

In questa fase, la caduta dei capelli è molto instabile e progredisce rapidamente, almeno fino ai 30 anni. Per cui, effettuare un trapianto non è il modo corretto per porre fine al problema: sicuramente, a distanza di alcuni anni, bisognerebbe rifare tutta la procedura. Così facendo, anche la zona donatrice ne risentirebbe.

Piuttosto, si potrebbe procedere con una terapia medica volta a salvaguardare il cuoio capelluto, cercando di rallentare la caduta dei capelli. In base ai risultati ottenuti, sarà possibile preparare la cute per un eventuale trapianto. Comunque, è molto importante curare questo tipo di caduta affinchè non peggiori.

Chi non è pronto al periodo postoperatorio

La fase post trapianto di capelli è un periodo molto delicato. Infatti, con un pò di pazienza e seguendo le indicazioni del medico, è possibile ottenere un risultato finale soddisfacente.

Durante questa fase, però, possono sorgere anche effetti collaterali a cui seguono ansia e stress, che portano alla necessità di toccare il cuoio capelluto o di adottare alcuni comportamenti “vietati” nei primi tempi.

Non tutte le persone che rientrano nei requisiti “fisici” per l’idoneità al trapianto, possono poi davvero effettuarlo. Anche il lato psicologico, infatti, ha la sua importanza.

Chi ha alopecia androgenetica con caduta eccessiva

L’alopecia androgenetica è una patologia di tipo genetico, dovuta principalmente ad un’eccessiva risposta agli ormoni androgeni (responsabili dello sviluppo a livello sessuale). Questa condizione è caratterizzata dalla perdita progressiva dei capelli. La patologia ha inizio con la perdita di spessore dei capelli dopo la pubertà.

Negli uomini, la caduta è più evidente nel vertex e nella regione fronto-temporale, mentre nelle donne la caduta si diffonde principalmente nella parte centrale del cuoio capelluto.

Talvolta, l’alopecia androgenetica può causare l’eccessiva caduta dei capelli, rendendo molto difficile l’eventualità di un trapianto di capelli. Questo, perchè la zona donatrice (da cui prelevare gli innesti) è molto limitata e non è sufficiente per coprire una zona calva molto estesa.

In particolare, si rischia di provocare danni permanenti alla zona donatrice (in cui i capelli non ricrescono più). In questo caso, il trapianto di capelli non è la soluzione giusta.

REFERENCES:

Is every patient of hair loss a candidate for hair transplant? – Deciding surgical candidacy in pattern hair loss – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8719975/

Androgenetic alopecia – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK430924/

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