La zona donatrice nel trapianto di capelli

La zona donatrice nel trapianto di capelli è l’area da cui si prelevano le unità follicolari necessarie per il trapianto. Questa zona donatrice corrisponde alla zona posteriore della testa, all’altezza delle orecchie. Si definiscono anche zona donatrice altre parti del corpo quali barba, petto e gambe. Queste parti del corpo spesso vengono definite zone donatrici secondarie. La zona donatrice nel trapianto dev’essere sempre e solo del paziente stesso. Non è possibile usare donatori esterni. Questo per evitare il rigetto delle unità follicolari impiantate.

La zona donatrice ricopre un ruolo fondamentale. È anche un fattore determinante per la valutazione della fattibilità del trapianto stesso.

Qual è il ruolo, dunque, della zona donatrice nel trapianto di capelli? Perché si prendono i capelli da lì? Scopriamolo insieme!

Qual è la zona donatrice nel trapianto di capelli?

La zona donatrice è la zona da cui si prelevano i capelli in fase di trapianto. Corrisponde principalmente all’area posteriore della testa compresa tra le due orecchie. In alcuni casi anche alla barba e al petto, più raramente alle gambe. La zona donatrice deve essere sempre del paziente stesso. Non è possibile usare zone donatrici di altre persone. Per questo si definisce l’intervento autotrapianto.

Zona donatrice Area primaria o secondaria?  Bulbo singolo o unità follicolare? Compatibilità col capello Consigliata?
Nuca Primaria Unità follicolare Alta
Barba  Secondaria Bulbo Medio-alta
Gambe Secondaria Bulbo Bassa No
Petto Secondaria Bulbo Bassa No

La zona donatrice primaria: la nuca

Generalmente, la zona donatrice della testa è considerata la zona donatrice primaria, quella che deve essere sempre preferita ad altre aree.

Più precisamente, le zone della testa da considerarsi zona donatrice nel trapianto di capelli sono:

  • Il lato destro, proprio sopra l’orecchio
  • Il lato sinistro, sempre sopra l’orecchio
  • La parte posteriore della testa tra le due orecchie

Ma perché proprio queste zone?

Nel 1959, il dermatologo statunitense Dott. Norman Orentreich, effettua uno studio sulle unità follicolari estratte dalla nuca. Afferma che il capello in quella zona non è affatto da DHT. Il bulbo, infatti, mantiene le caratteristiche della zona in cui viene prelevato. Questo, indipendentemente dalla zona in cui verrà trapiantato.

Nel 2002, questa teoria viene rivista dal Dott. Hwang. Il Dottore nota come la zona trapiantata potrebbe, in qualche modo, influenzare il capello trapiantato. Secondo il suo studio, il capello si adatta rapidamente all’area in cui viene trapiantato.

Ad oggi, gli esperti concordano sul fatto che nonostante ci possa essere un’influenza della zona in cui il capello viene trapiantato, i bulbi tendono a rimanere immuni all’alopecia dopo il trapianto.

Le zone donatrici secondarie

Innanzitutto, cosa succede se la zona della nuca non ha capelli o densità adeguati per il trapianto?

In caso di insufficiente densità nella zona della nuca, si vanno a prelevare unità follicolari da altre zone, considerate zone donatrici secondarie. Sarà possibile prelevare le unità follicolari necessarie da:

  • Barba
  • Petto 
  • Gambe *

Grazie all’evolversi della tecnologia nel campo del trapianto con tecnica FUE è possibile utilizzare anche i follicoli appartenenti a queste parti del corpo. Non sarà possibile prelevare bulbi dalle zone donatrici secondarie con tecnica FUT.

I follicoli estratti dalle varie parti del corpo devono essere necessariamente “uniti” a quelli della nuca. Non è possibile trapiantare solo da parti del corpo.

Quindi, bisognerà considerare alcune caratteristiche del pelo per rendere possibile una sorta di mimetizzazione con i capelli trapiantati. Bisognerà considerare: diametro, colore, arriciatura, angolatura, velocità di crescita.

La barba

Le unità follicolari presenti nella zona della barba sono le più simili a quella della zona donatrice primaria, la nuca.

La barba e i capelli, però, differiscono nella crescita. Infatti, i capelli hanno una velocità media di crescita di 1-1.5 cm al mese (circa), mentre la barba ha uno sviluppo più lento.

I follicoli che caratterizzano la barba, inoltre, sono abbastanza spessi. Il loro diametro è compreso, infatti, tra 0.08 e 0.1 mm, mentre i follicoli della nuca hanno uno spessore compreso tra 0.04 e 0.06 mm circa.

I peli della barba, inoltre, non hanno unità follicolari ma singoli bulbi piliferi. Al contrario, le unità follicolari della testa contengono mediamente da due a quattro bulbi piliferi.

Il petto

Il petto non è tra le zone preferite di prelievo. Viene utilizzato solo nel caso in cui sia la nuca che la barba non hanno una densità adeguata. Le unità follicolari estratte dalla zona del petto consistono in un singolo innesto, proprio come i follicoli della barba.

Questi, però, sono più sottili al tatto e tendono ad arricciarsi. Possono inoltre crescere, in media, fino a 5-6 cm massimo.

Per questi motivi si preferisce evitare il prelievo peli dal petto. 

La Dr Serkan Aygin Clinic non preleva bulbi piliferi dal petto.

Le gambe 

I follicoli della zona delle gambe hanno le stesse caratteristiche di quelli presenti nella zona del petto. Di solito, si ricorre all’utilizzo di questo tipo di unità follicolari per il riempimento della sola parte centrale della testa.

La Dr Serkan Aygin Clinic non utilizza le gambe come zona donatrice nel trapianto capelli.

Come fare il trapianto di capelli con zona donatrice scarsa?

In alcuni casi, può succedere che il paziente non abbia una zona donatrice sufficiente per effettuare il trapianto di capelli. Per poter effettuare il trapianto di capelli, sarà necessario ricorrere all’utilizzo di altre zone donatrici. Generalmente, si ricorre all’estrazione dei follicoli dalle zone della barba, petto o gambe. L’uso di peli di petto è gambe è però sconsigliato.

Cosa vuol dire scarsa? Il numero di unità richiesta dalla zona diradata o calva è maggiore rispetto a quanto è possibile prelevare dalla zona della nuca. Andando a prelevare quanto richiesto, si andrebbe a rovinare permanentemente la zona donatrice nel trapianto di capelli.

La guarigione della zona donatrice: com’è la zona donatrice post trapianto capelli?

In seguito al trapianto di capelli, la zona donatrice (in particolare, l’area primaria), subirà alcuni cambiamenti. La guarigione della zona donatrice è più rapida rispetto alla zona ricevente. Inoltre ci sono meno possibili complicazioni in questa zona.

I giorni immediatamente successivi all’intervento sono quelli più “critici“, in quanto la cute sarà rossa, gonfia e leggermente sanguinante. Inoltre il paziente potrebbe avere una sensazione di bruciore e prurito.

La cute guarirà velocemente e i capelli non trapiantati inizieranno a ricescere immediatamente. I capelli estratti durante l’intervento, invece, non cresceranno.

Il primo mese

Nei giorni successivi al trapianto potresti notare:

  • Gonfiore: la zona donatrice risulta gonfia a causa dell’iniezione di anestesia e di liquidi.
  • Bruciore o prurito: un leggero bruciore durante i primi giorni è normale. Il prurito è normale durante il primo mese se leggero.
  • Sanguinamento: durante i giorni successivi all’intervento, potrebbe verificarsi un pò di sanguinamento, dovuto all’estrazione di unità follicolari, appunto, dalla zona donatrice. Comunque, dovrebbe fermarsi entro le prime 48 ore.
  • Perdita di soluzione salina: durante questa fase, si verificherà la perdita di una quantità notevole di soluzione salina per via cutanea.

Fino al sesto mese 

Normalmente, alla fine del primo mese non rimane alcun segno visibile causato dall’intervento, se non un leggero rossorein pochi casi.

Inoltre, potrebbe persistere una sensazione di prurito nei primi mesi, causato dalla formazione di nuovo tessuto cutaneo. Fa parte del normale processo di guarigione.

Dopo un anno

Alla fine del primo anno dopo il trapianto, i possibili fastidi e le preoccupazioni sono ormai un ricordo lontano. I capelli circostanti copriranno le microscopiche zone da cui sono stati prelevati i capelli.

Se vuoi più informazioni su questo periodo, siamo qui per te: leggi il nostro articolo sul periodo dopo il trapianto.

I capelli nella zona donatrice ricrescono dopo il trapianto?

Durante l’estrazione delle unità follicolari della zona donatrice nel trapianto capelli, il medico andrà a prelevare tutto il microrganismo che compone il bulbo pilifero. Per intenderci, cute, grasso, capello e radice. Per questo, le unità follicolari prelevate verranno rimosse completamente e non faranno più ricrescere capelli.

Rimuovendo il bulbo si da possibilità al capelli di crescere nella zona di trapianto ma si elimina la possibilità che ci sia ricrescita nella zona di prelievo.

[1] Bernstein, Robert. (2002). Donor Dominance Revisited. Editorial Commentary on Hwang SM et al. Does the Recipient Site Influence Hair Growth Characteristics in Hair Transplantation?. Dermatologic Surgery. 28. 798-99

[2] Umar S, Shitabata P, Rose P, et al. A New Universal Follicular Unit Excision Classification System for Hair Transplantation Difficulty and Patient Outcome. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2022;15:1133-1147. Published 2022 Jun 27. doi:10.2147/CCID.S369346

[3] Saxena K, Savant SS. Body to Scalp: Evolving Trends in Body Hair Transplantation. Indian Dermatol Online J. 2017;8(3):167-175. doi:10.4103/idoj.IDOJ_283_16

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